Nella preparazione di un’introduzione al colore, e solo di introduzione si può parlare vista l’ampiezza e complessità della materia, mi sono imbattuto in un bellissimo poemetto di John Keats di un suo capolavoro Lamia. Il poeta ammonisce l’uso”smodato” della filosofia e della scienza nello spiegare l’essenza, la struttura delle cose, svuotandole del loro intrinseco e assoluto valore:
“Non fuggono forse via tutti gli incanti,al semplice tocco della fredda filosofia?C’era una volta un sacro arcobaleno in cielo:ne conosciamo l’ordito, ora, e la struttura,ed ecco risposta la sua fatturanello stanco catalogo delle banalità.Taglierà le ali dell’angelo,la filosofia,vincerà con righa e squadra ogni mistero,svuoterà l’aria d’ogni sua incantata presenzae la miniera degli gnomi dissolverà l’arcobaleno”
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